L’innovazione secondo Greg Satell – parte 2
“ Non esiste un unico percorso verso l’innovazione…
come in ogni viaggio, il modo migliore è creare una mappa ”
Secondo Greg Satell, autore del libro Mapping Innovation, la chiave per il successo per le aziende di oggi consiste nel creare un impatto in un settore. Questo è possibile con lo sviluppo di nuove idee e soluzioni a nuovi problemi. Questa la sintesi del primo articolo (qui) di questa serie, che cerca di sintetizzare e comprendere l’innovazione secondo Satell.
Il fine per le aziende è sopravvivere nel mercato di oggi. Satell sostiene che per farlo sia necessario disrupt, distinguersi, in modo nuovo e originale: sia che si tratti dello sviluppo di tecnologie che di modelli di business.
L’innovazione, però, può prendere diverse forme. E’ quindi necessario per le imprese scegliere la strategia che più si adatta alle proprie capacità e competenze. In questo modo ogni azienda può delineare il proprio percorso verso l’innovazione, raccogliendo gli strumenti necessari a raggiungere il proprio obiettivo di sviluppo.
Come innovare nel modo giusto?
Per Satell è necessario:
- partire dal definire il problema che si sta cercando di risolvere,
- individuare i possibili percorsi da attuare, tramite la matrice dell’innovazione,
- identificare quello o quelli che meglio si adattano all’azienda.
“ Il solo vero passo in avanti consiste nel definire il problema che cerchi di risolvere e nel costruire la tua personale strategia di innovazione ”
Lo strumento che l’autore fornisce, chiamato la matrice dell’innovazione (The Innovation Matrix), permette di chiarire due aspetti.
- Se il problema che si vuole risolvere è ben definito, in modo da poter delineare la soluzione/innovazione migliore.
- Se il dominio (l’insieme di competenze e skills) necessarie per risolvere il problema e perseguire l’innovazione sono ben definite.
Dalle possibili combinazioni di risposte che possono essere ottenute dalle due considerazioni precedenti, si delinea la matrice dell’innovazione. Ad ogni quadrante dello schema corrisponde un diverso tipo di innovazione. E ad ogni tipo di innovazione corrispondono svariate strategie di innovazione.
Ricerca di base e innovazione di avanguardia
La ricerca di base si indirizza principalmente verso l’esplorazione di qualcosa di completamente nuovo. Nonostante gli elevati costi di sviluppo, questo tipo di innovazione garantisce il maggior ritorno nel lungo periodo. Può comunque essere alla portata di qualsiasi azienda. Ad esempio rimanendo aggiornati sugli sviluppi accademici e sulle pubblicazioni scientifiche di uno specifico settore. Oppure partecipando attivamente all’avanzamento di una particolare tecnologia.
L’innovazione di avanguardia si indirizza verso la soluzione di problemi che può definire chiaramente, ma che possono essere difficili da risolvere o per i quali non si possiedono le competenze necessarie. Questo tipo di innovazione si focalizza sulla combinazione di idee appartenenti a più settori e a diverse tecnologie.
Innovazione incrementale e disruptive innovation
L’innovazione incrementale è il tipo di sviluppo che generalmente viene portato avanti dalle aziende e dai laboratori R&D tradizionali. Poiché il problema rientra nel dominio specifico dell’impresa, risulta più facile da gestire e l’innovazione si focalizza sul miglioramento della tecnologia esistente. Per effetto di continui piccoli passi in avanti, è possibile arrivare a risultati eccezionali, almeno finchè la tecnologia (o la fisica!) del sistema non raggiunge il suo limite naturale. Satell sottolinea che, solitamente, il punto di partenza per le aziende che innovano è rappresentato dall’innovazione incrementale, nonostante non sia l’unica possibile!
La disruptive innovation risolve problemi irrisolti dei consumatori e cerca di capire se attorno a questi può essere costruito un nuovo business. Questo tipo di innovazione si focalizza sulla ricerca di nuovi mercati, utilizzando una tecnologia esistente: o per un nuovo proposito o per un nuovo modello di business.
Lo sviluppo di nuove tecnologie generalmente segue un percorso che inizia spesso con la ricerca di base di enti pubblici e università. Quando la tecnologia diviene abbastanza matura, viene notata e sviluppata ulteriormente dalle aziende (innovazioni di avanguardia). Poi diventa parte della quotidiana routine delle imprese (innovazione incrementale). E infine, a mano a mano che la tecnologia si diffonde, le imprese si muovono verso la disruptive innovation. Nuovi modelli di business cercano di sfruttare ulteriormente la tecnologia esistente, prima che questa lasci il passo ad una nuova invenzione.
Come gestire l’innovazione e quali soluzioni adottare?
Da un punto di vista strategico, la matrice dell’innovazione, suggerisce le possibilità sintetizzate in figura.
(Se non riesci a vedere bene l’immagine, ingrandisci la figura trascinando il pollice e l’indice sullo schermo)
Come usare la matrice dell’innovazione?
Ragionando sul problema che un’impresa si trova ad affrontare e sui possibili modi di fare innovazione, si riempiono i quadranti della matrice. Associando ad ogni tipo di innovazione le possibili strategie si ha a disposizione un portfolio di soluzioni di sviluppo. Tra tutte queste è necessario scegliere quella che più si adatta alla situazione e all’azienda: sia per cultura che per modello di business.
La matrice dell’innovazione può rivelarsi utile anche per impostare strategie aziendali più articolate. E soprattutto, proprio perché le sfide che un’impresa si trova ad affrontare sono diverse e variabili nel tempo, sarebbe bene non limitare lo sviluppo dell’innovazione ad un unico quadrante della matrice.
Pensare l’innovazione come un processo
“ E’ fondamentale innovare il modo in cui innoviamo ”
L’auspicio di Satell è che l’innovazione diventi un processo all’interno delle aziende. Analizzando continuamente le direzioni di innovazione, le imprese potranno sopravvivere e a distinguersi nel mercato.
Secondo Satell, ci troviamo in una fase di sviluppo di nuove tecnologie (genomica, nanotecnologia, robotica,…), con un’attenzione sempre maggiore alla ricerca di base e all’innovazione di confine. Nel medio periodo, dovremo quindi aspettarci un nuovo cambio di paradigma nel mercato e nelle aziende. Ma nel frattempo, ossia al momento attuale, secondo Satell, ci troviamo in una era disruptive. Questo richiede nuovi modelli di business per poter continuare a competere sul mercato.
Vedi anche:
- L’innovazione come ecosistema di successo, secondo Satell – parte 1 (qui)
- Innovare e distinguersi nel mercato di oggi con 4 strategie, secondo Satell – parte 3 (qui)
- Fibre di carbonio bio interessano le università. E le aziende? (qui)
Greg Satell, autore del libro “Mapping Innovation”, partendo da una comprensione dei processi secondo cui si sviluppa l’innovazione, cerca di fornire degli strumenti utili alla sua gestione e al suo sviluppo.